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Cassone Romagnolo e Piadina: qual è la differenza?

Parliamo del "cugino" della piadina: in cosa si possono distinguere? scopritelo con noi!


Cassone Romagnolo e Piadina: qual è la differenza?

Avete mai provato l'esperienza dello street food? Magari al tramonto con tutti i tradizionali chioschetti che emanano gli odori più disparati e particolari? Ecco...crediamo di aver già reso abbastanza l'idea di uno street food romagnolo.

Immaginate il lungomare della riviera romagnola, popolato di tutti i chioschetti a strisce tipici della nostra regione: le persone mangiano, bevono e si divertono gustando tutte le prelibatezze della zona.

Ovviamente la piadina detiene il primo posto per eccellenza ma non è sicuramente sola: tra bevande, dolci e fritture varie, ci sarà anche quello che chiamiamo cassone romagnolo.

Origini della piadina

Nell'articolo precedente abbiamo capito che la piadina ha una storia piuttosto lunga e curiosa. Dalla prima testimonianza scritta datata 1371 alla lode di Giovanni Pascoli, la piadina ha vissuto una lunga vita divenendo spettatore di momenti storici alquanto conosciuti.

Parliamo del cassone romagnolo


“Parente” diretto della classica piadina, il cassone viene chiamato in diversi modi nella nostra regione e anche in tutta Italia. Da cassone, a cascione, a crescione e tanto altro, la ricetta del cassone romagnolo è molto simile a quella della piadina: da qui deriva la loro “parentela”.

In cosa si differenziano questi piatti tipici dell'Emilia Romagna? Semplice!

La sfoglia viene farcita a nostro piacimento e, prima della cottura, viene chiusa usando, solitamente, i rebbi di una forchetta per schiacciare e unire i bordi.

Quindi, a differenza della farcitura della piadina, che può avvenire anche dopo la cottura grazie alla sua classica forma a mezzaluna ma aperta ai lati, per quanto riguarda il cassone dovremmo scegliere il condimento prima di cuocere il tutto.

Se vi state chiedendo da dove derivi il suo nome particolare, la risposta è molto semplice: dall'erba crescione, una farcitura tipica che, pur essendo già molto gustosa, veniva ulteriormente condita e insaporita con scalogno, cipolla o aglio. Non a caso, ad oggi la farcitura più utilizzata per il cassone sono le erbe.

Che dire...niente di poi così complicato! Un piatto tipico che racchiude i sapori dell'Emilia Romagna!

Non conta il nome se la sostanza è sempre la stessa

In tutti i modi in cui si può chiamare, la sostanza non cambia: parliamo sempre di uno dei piatti più buoni e tipici dello street food romagnolo.

Oggi abbiamo la possibilità di mangiare il cassone con farciture molto meno tradizionali del classico prosciutto e mozzarella. Scegliendo i condimenti meno comuni, avrete la possibilità di unire l'usanza più classica romagnola con un pizzico di modernità.




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