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Cottura della piadina romagnola: da ieri a oggi com'è cambiato il modo di cuocerla.

Con la vicinanza delle festività natalizie, abbiamo deciso di fare un cenno alle nostre tradizioni culinarie. Vi racconteremo, infatti, le varie evoluzioni degli strumenti di cottura della piadina romagnola. La cottura, infatti, è il momento cruciale poiché la bontà della nostra piadina dipende dalla giusta modalità e lo strumento corretto utilizzato per cuocerla.


Cottura della piadina romagnola: da ieri a oggi com'è cambiato il modo di cuocerla.

Da ieri a oggi: gli strumenti di cottura 

Se vi state chiedendo come cuocere la piadina romagnola, vi possiamo dire che l’unico prodotto da usare per questo fine è una sorta di piastra rovente. È qui che riscontriamo la principale differenza ed è proprio qui che inizierà l’analisi della nostra storia.
Vediamo, quindi, insieme i vari strumenti per la cottura, aggiungendo poi anche qualche accorgimento e qualche errore da evitare.

Dalla tradizione più antica ad oggi, abbiamo avuto un’importante evoluzione negli strumenti di cottura della piadina romagnola. Vediamo, quindi, come cuocere la piadina utilizzando diversi utensili da cucina.

Testo di terracotta: appoggiato ad una stufa a legna o nei camini, il testo di terracotta è il più tradizionale dei supporti per la cottura delle piadine. Il più conosciuto tra i testi è sicuramente la "teggia" di Montetiffi, in riferimento ad un paese nelle colline di Cesena dove gli artigiani producevano questi manufatti. La teglia viene, quindi, lavorata e plasmata a mano con un mix di argille: una di colore grigio e l’altra di colore rosso, conferendogli la classica combinazione di tonalità. Il risultato è uno strumento a forma circolare con i bordi leggermente rialzati. È importante garantire l’uniformità del calore durante la cottura nel testo. Proprio per questo motivo è consigliato utilizzare uno spargifiamma. Altra caratteristica fondamentale della teglia di terracotta è la sua delicatezza. È, infatti, importante lasciarla raffreddare prima di maneggiarla.

 

Teglia di metallo: con il passare del tempo e il cambio di abitudini, le teglie di metallo hanno sostituito quelle in terracotta. Abbiamo, ora, sia la versione in ghisa che in alluminio. Parlando, in particolare, delle teglie in ghisa, si tratta di un tipo di teglia molto pesante e resistente. Si adatta anche all’uso dei fornelli non avendo poi bisogno dello stessa trattamento di cui la versione in terracotta necessitava. Le teglie in ghisa hanno preso il sopravvento anche nei chioschi di piadine che incontriamo come street food permettendo, così, una cottura di grandi quantità di prodotti. 

Padella antiaderente: un’ultima alternativa, nonché la più moderna, è quella di utilizzare padelle antiaderenti, una valida alternativa alla teglia tradizionale. Grazie a questo strumento piuttosto moderno, possiamo procedere alla cottura della piadina senza rischiare di rovinare l’impasto.

 

I nostri suggerimenti 

Ora che vi abbiamo fornito gli strumenti principali per cuocere la piadina e come si sono evoluti fino ad oggi, ci teniamo a darvi qualche suggerimento per vi potrà facilitare il processo di cottura. Oltre alla teglia, abbiamo altri due utensili fondamentali per tutti i “piadinari”:

La spatola e la forchetta. 

Se da un lato la spatola rende alquanto più agevole girare la piadina romagnola nel testo semplificando il lavoro, la forchetta, dall’altro lato, migliorerà la cottura anche all'interno della piadina attraverso dei forellini.

Ora assaggiamo! 

Dopo aver studiato i vari strumenti e i suggerimenti su come cuocere la piadina , possiamo dirlo a gran voce: scegliete il vostro utensile migliore che sprigionerà tutti gli aromi più particolari e stuzzicanti durante la cottura e gustatevi la vostra piadina romagnola! 

Che sia in terracotta, in ghisa, in metallo o antiaderente, il risultato sarà comunque ottimo e degno di nota. Ma vi raccomandiamo una cosa: non usate la bistecchiera! Come abbiamo già detto, le superfici lisce permettono una cottura molto più uniforme, cosa che non si potrà ottenere se si utilizza quest’ultimo strumento!

 

 

 

 


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